Piano Seminterrato
E’ il piano della ristorazione. E’ composto dalla cucina e servizi inerenti. Ci sono tre sale da pranzo così denominate:
Sala della Madonna del glicine
La sala prende il nome dalla decorazione ivi eseguita. In una nicchia, sulla colonna di marmo poggia la statua della Madonna col bambino Gesù, copia della scultura realizzata da Fontanini, 1995. La nicchia è decorata con il glicine, pianta rampicante molto profumata che in questo caso viene a significare le virtù e le grazie della Madonna e di Gesù Bambino. Al centro del soffitto c’è uno specchio rotondo del diametro di 1.40. Tutt’attorno decorazioni floreali creano una volta leggera e quasi impalpabile. Anche il mobile, prima color mogano, è stato ridipinto con gli stessi colori del soffitto.
Sala dell’Arca di Noè
E’ la sala da pranzo ideata per i bambini, ai quali piacciono tanto gli animali. Qui sono rappresentati in modo gradevole e quasi esprimono la gioia e il sorriso della loro vita. E’ un lieto messaggio ai bambini che all’ora di pranzo si sentono accompagnati dai loro amici che hanno presenza nella loro fantasia. La parete Nord infatti rappresenta la storia dell’arca di Noè con una scia di animali di ogni razza e specie che lasciano l’arca raggiungendo la terra ferma capitanata da un gruppo di animali in primo piano, alto due metri. Le pareti restanti sono rallegrate dagli animali del circo.
La mensa dei piccoli è collegata con quella principale da un grosso cancello aperto dipinto in modo realistico come a dare il benvenuto. La mensa degli adulti è contraddistinta da un tema più realistico.
Sala Tassara
E’ un’ampia sala, tutta decorata con paesaggi della Valcamonica e dintorni: montagne, laghetti, betulle, fiori e limpido cielo. L’insieme armoniosamente decorato fa sì che pranzare in questo luogo è anche ritemprarsi nello spirito, poiché le pareti rivestite di bellezza naturale e di spazio scompaiono per lasciare posto alla fantasia e al sogno.
La parete Est rappresenta un paesaggio tipico camuno, dominato dal Pizzo Badile con distese verdi e alberi, che donano un respiro profondo nella stanza così grande e dispersiva. L’architettura a sinistra riprende quella esterna ed ospita una scena di vita quotidiana delle Suore Messicane. La parete Nord è occupata dal porticato che ricorda quello preesistente del vecchio giardino. La parete Ovest, infine, accoglie in un’atmosfera quasi irreale i simboli principali di Breno: il castello con il suo paese e lo stabilimento “Tassara” coronati da un arcobaleno, sotto il quale ci sta un bel crocefisso che vuol indicare l’alleanza di Dio con l’uomo e la salvezza compiuta da Gesù sulla croce.
Il nome della sala è stato scelto per ricordare perennemente gli insigni e nobili benefattori, Sig.ri Romain Zaleski e Hélène Prittwitz Zaleski, proprietari del complesso “Tassara”, che non hanno risparmiato nulla per lasciare alla Valcamonica questo bellissimo regalo: denominato “Accademia Arte e Vita”, nella “Casa Padre Yermo”.
Patrizia Tigossi, Moira Maffeis, Daniele Fabiani e Claudio Cretti iniziarono questa decorazione il giorno 25 settembre 2006. Daniele e Claudio erano ancora studenti del Liceo Artistico “Decio Celeri” di Lovere.
Corridoio
Il corridoio che conduce alla cucina e permette di raggiungere dall’interno i piani superiori è bicromatico, azzurro e avorio, arricchito da betulle, care alla Signora Hélène. Un tocco di cromatismo viene dato dalle farfalline che allegramente svolazzano tra gli alberi. Delle belle frasi bibliche, riflessive, percorrono elegantemente l’intero corridoio come fossero una cornice. La porta della cucina è stata dipinta con una finta prospettiva dell’interno della cucina stessa. Le pareti limitrofe, hanno un tocco fantasy. Claudio Cretti (il fumettista dei tre) ha animato la scena con delle caricature. La cuoca Adele con del miele in mano, è la protagonista di tutta la scena, da lei infatti, parte uno sciame di api che insegue Claudio, Daniele e Moira che fuggono freneticamente a cavalcioni di un maiale.